Il tempo sembra essersi fermato a Giugno, al dopo festa di fine anno, momento in cui si é agito indisturbati, lontano dagli occhi indiscreti di maestri, alunni e delle loro mamme che già da anni reclamano una maggiore attenzione per il loro quartiere ed i loro figli.
La Scuola Elementare “Cantina Sociale” di Gela, devastata ed imbrattata, sporca e piena di carcasse di blatte a pancia in sù. Questo è quanto hanno trovato questa mattina gli insegnanti che si sono recati nel Plesso per mettere un po’ d’ordine nelle classi e preparare l’accoglienza degli alunni, il 12 Settembre, primo giorno di Scuola. Lavagne elettroniche divelte e scomparse, apparecchiature varie sparite, computer rotti ammassati nella sala docenti, trasformata in discarica. Questa volta però non si tratterebbe di un atto vandalico come il fuoco che, anni fa, bruciò alcune classi del plesso. La questione, più complessa, rischia di finire sui tavoli del Ministero dell’Istruzione se non su quelli della Procura. “Cantina Sociale” è un plesso con una ampia utenza che fino al 31 Agosto era gestito dalla Direzione Didattica del II° Circolo di Gela, nella persona della Preside Clizia Nobile. Dal 1° Settembre il Ministero le ha tolto la gestione del Plesso affidandola alla Preside della Media “Enrico Mattei”, prof.ssa Agata Gueli. Fonti accreditate sostengono che la perdita del Plesso “Cantina Sociale” comporterà per il II° Circolo una riduzione di contributi che di norma sono erogati anche in base al numero di insegnanti ed alunni che compongono la popolazione scolastica. E proprio la scuola Cantina Sociale, quando faceva parte del II Circolo Didattico, aveva beneficiato della “realizzazione infrastrutturale per l’innovazione tecnologica” come cita il cartello ancora attaccato all’ingresso del medesimo Plesso. Ad accusare apertamente alcuni insegnanti e la stessa preside del II° Circolo di Gela, è la stessa fonte, che ha realizzato un report fotografico, dello stato attuale in cui versa la scuola “Cantina Sociale”. Responsabili, sostiene, di avere fatto asportare, dal plesso Cantina Sociale, tutti quei beni, sottratti ai bambini disagiati della periferia per ingrassare il II° Circolo Didattico e metterli a disposizione dell’utenza più “prestigiosa” di Caposoprano. “Questo è il motivo per cui le chiavi del Plesso Cantina Sociale sono state consegnate, alla nuova preside, solo il 6 Settembre, a pochi giorni dall’inizio della Scuola” sostiene la fonte, mentre in una situazione normale, il passaggio di consegne sarebbe dovuto avvenire in Estate. Esterrefatti tutti gli insegnanti e la nuova Preside Gueli che oggi, per la prima volta si sono recati alla Scuola Cantina Sociale mentre una intera squadra sta effettuando una pulizia straordinaria. “Non abbiamo più il wifi, si sono portati via tutto”, sbotta amareggiato un insegnante. “Le conquiste di una scuola ed i beni acquisiti dovrebbero rimanere agli alunni dove la scuola è ubicata”, controbatte un altra maestra. La stessa preside Agata Gueli sostiene che la Scuola appartiene all’utenza e quando si va via, nessuno ha il diritto di toccare arredi e beni che dovevano continuare a fare parte di quella scuola e rimanere al servizio di quegli alunni e di quel plesso di periferia. Ed a Cantina Sociale le mamme sono già sul piede di guerra…