IL FATTO NON SUSSISTE! A GELA, PIENA ASSOLUZIONE DEL PROFESSORE RIBELLE

ENNESIMA VITTORIA CONTRO LA GUARDIA DI FINANZA DI GELA PER L’INSEGNANTE DOMENICO TIMPANELLI CHE INCASSA ALTRE 250.000,00 EURO E 5.200 EURO DI STIPENDI MENSILI FINO ALL’ETA’ PENSIONABILE

Da quel 27 aprile 2012, giorno in cui vennero simulate, a suo carico, le tracce del reato di droga, Domenico Timpanelli ha dichiarato una vera e propria guerra di giustizia all’allora promoter ALLIANZ BANK di Gela, Acciaro Vincenzo, al capitano della GdF Paolo Salemi, al suo collega Maresciallo Rappoccio, nonché al mafioso vicino al clan Cappello Biagio Tribulato. Inchieste, arresti in carcere, indagini anche della Direzione Investigativa antimafia di Catania, pignoramento di beni, importanti sentenze, denunce: tutte iniziative promosse da Domenico Timpanelli, a sua volta attaccato per diffamazione e calunnia, ma sempre uscito indenne e vincente alle accuse mosse contro di lui.

Oltre 40 processi penali e civili, hanno scoperchiato in Sicilia, intrecci tra criminalità organizzata, promoter bancari riciclatori di denaro sporco, contatti telefonici tra finanzieri e criminali, incontri segreti tra il capitano GdF Paolo Salemi e i due malviventi di Gela e Lentini. 

“Quando hanno visto che stavo reagendo con forza e senza guardare in faccia nessuno, hanno tentato più volte di fermarmi creando tracce di reato a mio danno, false inchieste e numerose denunce per diffamazione e calunnia…ma hanno sempre fallito” dichiara Timpanelli. Come oggi, fallito e definitivamente chiuso é anche il bar dell’orologio di Avola, luogo d’incontri segreti e summit tra finanzieri discutibili e malviventi incalliti.

Nell’Aprile 2021, Domenico Timpanelli, riesce a fare arrestare il latitante Biagio Tribulato, soggetto vicino alla mafia.

Anni prima, il mafioso Tribulato, al fine di evitare che il suo compare  e criminale Acciaro Vincenzo della ALLIANZ BANK di Gela, finisse in rovina a causa di un debito verso Timpanelli, di 250.000 mila euro, i predetti, avevano prima tentato di attirarlo in trappola con la scusa di restituirgli i suoi soldi, al fine di farlo assassinare ed in seguito simulato, a suo danno, le tracce del reato di droga.

Dopo l’arresto del mafioso, Timpanelli telefonò alla guardia di finanza di Gela, chiedendo del maresciallo Rappoccio, anche lui coinvolto in precedenti, anomale telefonate con l’arrestato. La telefonata alla GdF, fatta dal Timpanelli, venne dallo stesso registrata e poi pubblicata su Youtube. La Guardia di Finanza gridò alla diffamazione e denunciò, per l’ennesima volta, il professore per oltraggio a corpo politico o militare. Per tutta risposta Timpanelli realizzò un ulteriore video che svergognava finanzieri e criminali e che questa testata vi ripropone:

“I processi mi divertono” dichiara Timpanelli, “ho dimostrato di essere più furbo ed intelligente di loro perché li ho portati dove ho voluto io. Il farmi denunciare mi ha permesso di scoperchiare lo schifo di ambigui rapporti tra criminali ed alcuni corrotti, mi ha permesso di fare porre la giusta attenzione alla vicenda, di difendermi ed allo stesso tempo accusarli in Tribunale, mentre il loro obiettivo, con false denunce, era quello di farmi paura e di fare calare il silenzio sul complotto che organizzarono contro di me per non restituirmi i miei soldi di quell’investimento-truffa ”.

Anche la Scuola che lo aveva sospeso dall’insegnamento, a seguito del complotto ordito nei suoi confronti, nel 2022 fu condannata a pagargli stipendi per circa 50 mila euro e contributi INPS per 120 mila euro. “Non ho insegnato per 9 anni e in quegli anni ho viaggiato molto e mi sono divertito” sostiene Timpanelli, “ma nel rispetto della legge, delle sentenze e dei vari benefici, ho sempre percepito stipendi e contributi pur non recandomi a Scuola. Adesso insegno in Belgio, nella sezione italiana della Suola Internazionale all’interno della sede dell’intelligence NATO. Un concorso vinto con il Ministero Affari Esteri e Ministero Istruzione che mi permette d’insegnare a figli di alti graduati presso il Quartiere Supremo dell’Alleanza Atlantica in Europa.

Il 28 Dicembre scorso, ho ricevuto assegni circolari per 250.000 euro e per questo ho svincolato i beni del criminale Acciaro Vincenzo, firmando dal notaio il dissequestro delle sue proprietà, in cambio della restituzione dei miei soldi. L’iniziativa extra giudiziale è stata seguita da un magistrato civile e da due avvocati.  In realtà, hanno fatto una vendita fittizia con la complicità del cognato e della sorella del delinquente! Oggi sono diventato bastardo come loro ma per verità e giustizia mi farei anche uccidere…Trasferita la somma all’estero, ho nuovamente fatto sequestrare tutti gli immobili del criminale Acciaro, perché a Caltanissetta si celebra il processo civile di secondo grado per una mia richiesta di risarcimento danni ; danni che il malvivente Acciaro mi ha creato” Quando Acciaro era stato condannato a 4 anni di reclusione, prima del verdetto, aveva accusato di complicità la Guardia di Finanza di Gela. E proprio la Gdf, presso la Corte d’Appello é sotto processo come responsabile civile e quindi, anche in questo caso, i giudici dovranno pronunciarsi su una ulteriore inchiesta risarcitoria a favore di Timpanelli.

Il professore non è nuovo ad iniziative che hanno fatto indispettire la GdF, facendosi così denunciare tantissima volte. Nel 2013 portò in caserma paste di mandorla comprate nel famoso bar dell’orologio di Avola, luogo di summit tra i due criminali ed il capitano GdF Paolo Salemi; sul pacchetto che raffigurava un orologio e che conteneva i dolcetti scrisse Adesso è l’ora legale! La cosa fece imbestialire i finanzieri che si rifiutarono quasi tutti di mangiare quei dolcetti dal sapore beffardo. Denunciato, il Timpanelli chiese allora di sequestrare “il dolce corpo del reato” ma il processo non si fece perché la Procura archiviò la denuncia della GdF. Successivamente, condannati a 4 anni Acciaro ed a 3 anni e 6 mesi Tribulato, Timpanelli inviò, in caserma, una torta pasticcera con una grossa banana sopra, la scritta “Bingo” e bustine di biochetasi affinché un finanziere in particolare digerisse, oltre che la torta, anche l’arresto dei due criminali con cui il predetto finanziere manteneva rapporti telefonici.

Per anni, Timpanelli ha realizzato anche registrazioni telefoniche poi portate in Tribunale e pubblicate su Youtube che hanno, da sempre, indotto la GdF di Gela a denunciare Timpanelli, poi sempre assolto o con non luogo a procedere o con processi archiviati. Iniziative stravaganti che hanno ulteriormente fatto perdere la pazienza a chi avendo il carbone bagnato, soffriva già di nervosismo e che reagendo denunciando Timpanelli, ha fatto proprio il suo gioco, cadendo nella trappola del professore ribelle.

Dalla base NATO – OTAN in Belgio, dove oggi il professore vive, Timpanelli ci confessa che per celebrare l’ennesima sua assoluzione, sta già pensando ad una spedizione tramite interflora, per festeggiare dice “la mia vittoria e la vergogna di quelle ingiustizie e corruzione”. Ma alla domanda a chi deve inviare “il regalo” , ci accoglie con una sonora risata e rispondendo con la stessa frase sibillina che, Novembre scorso Timpanelli disse al giudice, in udienza, al termine del suo interrogatorio:

“Ci vediamo al prossimo processo”!  E la telenovela lunga 13 anni continua…