GELA, IL TESTIMONE INVISIBILE

NUOVI FALLIMENTI DEI FINANZIERI DI GELA CHE APRONO DUE PROCEDIMENTI-VENDETTA CONTRO IL MAESTRO DOMENICO TIMPANELLI PER DIFFAMAZIONE E CALUNNIA. MA DUE PUBBLICI MINISTERI E DUE GIP ARCHIVIANO TUTTO. SECONDO L’AVVOCATO DEL CAPITANO SALEMI, TIMPANELLI AVREBBE DEFINITO L’UFFICIALE “COGLIONE” MA TIMPANELLI CONTROBATTE “IMPOSSIBILE DEFINIRE SALEMI COGLIONE: I TESTICOLI PRODUCONO IL SEME DELLA VITA, SALEMI INVECE PRODUCE SOLO DISASTRI”

Era il 14 Settembre 2017 quando il comandante della Guardia di Finanza di Gela segnala in Procura il presente sito innocentedigela.com ed un articolo da noi pubblicato in data 11 Settembre 2017 dal titolo: “GELA, IMBROGLIONI E FINANZIERI, TRAMA DI UNA MAGAGNA”. L’articolo contiene anche una registrazione telefonica tra Timpanelli ed il M.llo Rappoccio fatta recapitare per posta e dall’estero in forma anonima al Timpanelli. Nel 2012 il Rappoccio, in forza presso la caserma della GdF di Gela, aveva organizzato, assieme all’ufficiale Salemi, l’ingiusto arresto del maestro Timpanelli, dopo che erano state simulate a danno del maestro, le tracce del reato di droga. Anni dopo, i finanzieri accusano Timpanelli di avere deriso sia il corpo della guardia di finanza che alcuni finanzieri che parteciparono, nel 2012, all’operazione-farsa dell’arresto del Timpanelli, poi rivelatasi un misero fallimento. Inoltre i finanzieri, che vorrebbero la chiusura del sito innocentedigela.com , lamentano che il database che gestisce il presente sito si trova negli Stati Uniti, quindi non gestibile dall’Italia e mostrano rabbia sul video pubblicato nel Settembre 2017, non appena la voce del M.llo Rappoccio viene coperta dall’immagine di Pinocchio. (per vedere il video, clicca sul seguente link: https://vimeo.com/218311918 )

Ma il pubblico Ministero Dr. Mario Calabrese, sostiene che “tra le immagini montate, non s’intravede alcuna forma di condotta diffamatoria nei confronti del finanziere Rappoccio, per cui non appare validamente sostenibile l’accusa in giudizio. Infatti la pubblicazione del video, seppur abbinata ad immagini fortemente provocatorie, sferzanti ed allusive ad opache condotte pregresse da parte della Guardia di Finanza, GIUDIZIALMENTE ACCERTATE, non valica mai la soglia della critica legittima e della protesta rispetto ad una delicata situazione già vissuta dal Timpanelli”. Pertanto il GIP dr. Paolo Andrea Fiore ne ha disposto l’archiviazione. Per l’ennesima volta, su Timpanelli, i finanzieri hanno fatto la solita pubblica figura di merda. “Chi ha creato danni d’immagine della GdF non sono certo io” controbatte Timpanelli… “sono tutti quegli incompetenti e quei corrotti che hanno disonorato ed imbrattato la loro divisa. Non è un caso che molti ufficiali sono stati arrestati ed altri fatti oggetto di procedimenti penali e disciplinari”. Dall’arresto per corruzione del colonnello della finanza Fabio Mendella che, a rate, avrebbe ricevuto oltre un milione di euro di tangenti, all’indagine a carico del generale in seconda delle fiamme gialle Vito Bardi e del suo predecessore Emilio Spaziante. “E che dire dell’amico di papà, l’ex generale Calogero Speciale, anche lui di Pietraperzia come mio padre?” Condannato per lo“scandalo delle spigole” a pagare 200 mila euro per avere usato illegittimamente un aereo ATR 42 MP in uso alle fiamme gialle per farsi portare pesce fresco da Pratica di Mare alle Alpi trentine dove lui era in vacanza. E la lista è lunga….da Gela a Palermo, Roma, Venezia, Milano, potremmo scrivere fiumi di nomi particolarmente di ufficiali che hanno tradito e disonorato la Guardia di Finanza. Pertanto non è certo Timpanelli che ha deriso o diffamato le fiamme gialle bensì molti finanzieri che con i loro abusi, le loro incompetenze, l’ingordigia di potere, promozioni e denaro, hanno creato un’immagine spazzatura.

“A TALE IMMAGINE, UN CONTRIBUTO LO HA DATO CERTAMENTE IL CAPITANO PAOLO SALEMI DI AVOLA” che con le sue indagini farlocche e superficiali ha mandato in carcere l’innocente maestro Domenico Timpanelli e di fatto avvantaggiato, facendosi prendere in giro, Biagio Tribulato, il criminale vicino ad ambienti della mafia di Catania, condannato in via definitiva a 3 anni e 6 mesi di reclusione ( amico del mafioso Giuseppe Coniglione, clan Cappello/Carateddi) per avere simulato a carico del Timpanelli, le tracce del reato di droga. Quelle indagini scandalose che indicarono il criminale Tribulato come confidente, hanno di fatto avvantaggiato il promoter gelese, ex Allianz Vincenzo Acciaro che doveva restituire al Timpanelli 250 mila euro e che invece aveva fatto sparire. Anche Acciaro, è imputato e sotto processo per gli stessi reati contestati al condannato Biagio Tribulato. La posizione del capitano Salemi, seppure in formula dubitativa, é stata archiviata e così anche il procedimento disciplinare. Il comandante del Salemi, colonnello Francesco Mazzotta, ha però inteso richiamare il Salemi scrivendo che “l’ufficiale viene, comunque, sensibilizzato a porre maggiore scrupolo nella attivazione di iniziative investigative che vedono il coinvolgimento di fonti informative, e al rigoroso rispetto delle disposizioni che disciplinano la relativa materia”. Se solo ci fosse stata da parte del finanziere Salemi  più competenza, “maggiore scrupolo” e “rigoroso rispetto delle disposizioni che disciplinano la relativa materia” la storia oggi sarebbe stata un’altra ed un innocente non sarebbe finito in carcere.

Invece il capitano Paolo Salemi, ha presentato una nuova denuncia per diffamazione e calunnia contro il maestro Timpanelli che i Giudici hanno scoperto essere vittima di un complotto.

“Uno schifo, una vergogna che questo personaggio percorra ancora la strada dell’ingiustizia. Perché non apre un inchiesta contro Acciaro e verifica IN QUALI SPORCHE TASCHE CORROTTE SONO FINITI PARTE DELLE 250.000 EURO CHE ACCIARO HA FATTO SPARIRE? Perché continua a perseguitare un innocente senza interessarsi mai a come quei soldi sono stati spesi da Acciaro? Ed a chi Acciaro ne ha presumibilmente dato una parte?”

Anche in questo caso però i magistrati di Gela non si sono lasciati ingannare dalle denunce del capitano Salemi di cui tutti ormai conoscono il suo operato. La recente denuncia per diffamazione e calunnia che il predetto ufficiale GdF ha inteso presentare contro Timpanelli è stata archiviata dal GIP del Tribunale di Gela su richiesta del P.M. Salemi farebbe bene a finirla di creare altri danni e sperperare soldi dello Stato in indagini inutili… Oggi lo Stato paga risarcimenti al Timpanelli proprio a causa dell’operato deludente del capitano Paolo Salemi i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Invece di recarsi al bar dell’orologio di Avola con un criminale condannato vicino alla mafia, tale è Biagio Tribulato di Lentini ed assieme al promoter gelese Acciaro Vincenzo, imputato per gli stessi reati contro Timpanelli, il finanziere Salemi, farebbe bene a chiedere scusa dei suoi errori in primis al Timpanelli e poi allo Stato. Semmai tali errori dovrebbero poi essere vagliati dalla Corte dei Conti.